Ultrasuoni non focalizzati: Cavitazione
Cos’è la Cavitazione?
La lipocitolisi cavitazionale detta anche cavitazione, è una metodica che permette di ridurre lo spessore delle aree di accumulo di grasso tramite ultrasuoni a bassa frequenza (40–200 KHz) che agiscono selettivamente sul tessuto adiposo.
Come funziona?
La cavitazione è un trattamento che consiste nell’emissione di onde ultrasonore a bassa frequenza, dotate di particolari ed opportune caratteristiche, che inducono fenomeni termici, meccanici e di cavitazione:
- L’effetto termico aumenta la microcircolazione e il volume delle cellule adipose;
- L’effetto meccanico si espleta attraverso micro-oscillazioni verso zone con pressione minore, e variazioni della permeabilità della membrana delle cellule di grasso;
- L’effetto di cavitazione provoca la formazione di microbolle all’interno degli adipociti, che implodendo distruggono la membrana cellulare e favorendo la fuoriuscita degli acidi grassi (trigliceridi), che attraverso le vie linfatiche arrivano al fegato, il quale li metabolizza come qualsiasi grasso alimentare.
Per quanto riguarda i trattamenti di cavitazione, esiste una differenza tra trattamenti di cavitazione medica e trattamenti di cavitazione estetica.
- Nella cavitazione medica l’applicazione degli ultrasuoni viene preceduta dalla infiltrazione di soluzione fisiologica nel tessuto adiposo. Ciò potenzia l’effetto degli ultrasuoni, che si diffondono facilmente in un tessuto ricco di acqua mentre si diffondono male nel tessuto adiposo, normalmente povero di acqua. La metodica medica infiltrativa risulta quindi più efficace e l’effetto più duraturo;
- La cavitazione estetica è invece la sola applicazione degli ultrasuoni sulla cute dell’area interessata senza infiltrazioni. Inoltre, nella cavitazione medica vengono utilizzate frequenze ultrasoniche maggiori.
Nella cavitazione si applicano ultrasuoni, emanati da un manipolo appoggiato alla zona di pelle da trattare. In questo modo il tessuto adiposo in eccesso viene eliminato gradualmente ottenendo dei buoni risultati nella riduzione della cellulite, del grasso localizzato e della pelle a buccia d’arancia.
Cosa si intende per adiposità localizzata e per cellulite?
L’adiposità localizzata è l’accumulo di tessuto adiposo bianco, di aspetto normale, in parti precise del corpo indipendentemente dall’esistenza di obesità.
La maggior quantità di tessuto adiposo localizzato è determinata da una ridotta attività lipolitica, cioè di riutilizzo a fini energetici del grasso accumulato, che dipende dall’attività dell’insulina e degli estrogeni. Spesso si associa con l’ipotonia muscolare.
Si differenzia dalla cellulite tecnicamente denominata P.E.F.S. (pannicolopatia edemato fibro sclerotica) in cui il tessuto adiposo è manifestamente alterato dalla presenza di retrazioni fibrosclerotiche che determinano un’irregolarità della superficie della cute.
Esiste quindi una cellulite senza particolari accumuli adiposi, ma sfortunatamente molto spesso gli accumuli adiposi si accompagnano a gradi più o meno evidenti di cellulite, cioè di retrazioni fibrose (cute a materasso o capitonné).
Quanto dura una seduta e quante ne servono per vedere i risultati?
La durata del trattamento varia dai 30 ai 60 minuti, dipendente dall’estensione delle zone da trattare.
Il numero di trattamenti per zona varia dai 4 a 8 trattamenti in base all’entità dell’accumulo adiposo da trattare.
Indicazioni di trattamento
Il trattamento di cavitazione è indicato per adiposità localizzate a livello:
- Delle braccia;
- Dell’addome;
- Del bacino/fianchi;
- Faccia interna delle cosce;
- Interno delle ginocchia;
- Glutei;
- Gibbo del bisonte.
Il trattamento è doloroso?
Il trattamento può essere fastidioso nella fase di infiltrazione con la soluzione fisiologica, mentre durante l’applicazione degli ultrasuoni si avverte solo sensazione di calore o tensione.
Alla fine della seduta, il paziente non presenterà in superficie evidenti segni del trattamento, se non un lieve eritema con edema occasionale, che può durare al massimo 24/48h.
Ci sono controindicazioni ed effetti collaterali?
La cavitazione medica è un trattamento sicuro, non invasivo, e privo di effetti collaterali solo se usato correttamente e preceduto da un consulto medico, in quanto vi sono aree che non possono essere trattate (come la testa, il collo, ecc.) e controindicazioni specifiche, che solo il medico può stabilire.
Il trattamento è controindicato per:
- Malattie, disordini e disturbi legati alla funzione epatica:
- Dislipidemie: ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia;
- Insufficienza venosa profonda cronica, flebolinfedemi;
- Malattie metaboliche, disordini metabolici con particolare attenzione ai problemi di ipotiroidismo;
- Obesità, diabete, insufficienza renale;
- Affezioni dell’orecchio medio ed interno (nella misura in cui possa diventare insopportabile il ronzio percepibile durante il lavoro);
- Protesi metalliche in prossimità della zona da trattare;
- Pace-maker;
- Stati infiammatori e febbrili;
- Gravidanza e allattamento;
- Affezioni della cute che interessano la zona trattata: lesioni, eritemi, infezioni, ecc;
- Altre malattie o stati clinici per i quali vi è un dubbio sull’interazione;
- Nelle pazienti mastectomizzate è vietato trattare il braccio dalla parte asportata;
Consigli da seguire
Durante il ciclo di trattamenti è opportuno bere almeno 1,5-2 litri di acqua oligominerale al giorno, seguire una dieta leggermente ipocalorica, e svolgere attività fisica leggera ma costante.
Può essere utile utilizzare una guaina compressiva, a eventuale rilascio di sostanze drenanti per favorire la circolazione linfatica.
Un’alimentazione sregolata, la mancanza di attività fisica e alcune patologie possono compromettere nel tempo il risultato più brillante.
Nel caso della cavitazione, è sempre possibile programmare sedute di mantenimento per allontanare questa eventualità.